...quante malignità si inventa la gente...mamma mia che brutta cosa...come è brutta la calunnia mamma mia...cit. dal film Mine Vaganti.
Se non avete mai visto il film Mine Vaganti di Ferzan Ozpetek, ritagliatevi del tempo e guardatelo è meraviglioso, un insieme di drammaticità e comicità che ti rimane impressa.
Ma non voglio fare un'analisi cinematografica del film, anche perchè non ne sarei in grado, ma ho ripreso una frase del film che racchiude molto della nostra quotidianità.
Quanti di noi nella vita non hanno smalignato su qualcuno o approfittando di una confidenza hanno spettegolato magari durante una cena (momento ideale)ricamando dettagli porno, con battutine maligne o meno sul malcapitato o malcapitata oggetto di chiacchere.
In Toscana dove vivo, direi che è un'abitudine dei tempi antichi, ti bastava da bambina fermarti ad un circolino a prendere un gelato e trovavi i vecchietti a giocare a carte (bestemmiando) e le donnine a fare guanti, sciarpe, cappotti, maglioni della signora che mancava a quel gruppetto. Poi quando ne mancava un'altra ci davano su quella...un change continuo..non si annoiavano mai.
La parodia della Signora Italia fatta da Giorgio Panariello è la copia perfetta delle signore toscane.
Il parlare male di qualcuno, la calunnia poi, fanno parte delle nostra società da sempre e purtroppo per le donne in particolare sopratutto negli anni passati era motivo di malignità subite che andavano oltre lo spettegolare bonario.
Il luogo migliore per certe situazioni è il posto di lavoro, soprattutto quando lavori in una grande azienda dove se ti capita di parlare con un uomo che non è il tuo compagno, magari al parcheggio, fuori dall'auto, alla luce del sole, automaticamente dopo una settimana circa viene fuori che sei stata in Marocco con un altro uomo e hai lasciato la macchina lì facendo finta di lavorare notte e giorno...ah..ah..!
A me fanno troppo ridere ste cose non ci posso fare niente :D
Vi metto il link al video tratto dal film di Ozpetek...provare per ridere..
Mine vaganti - Spiaggia libera - La calunnia
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