Il ritorno dello "Shopping Vivente"

Lo so il titolo non e' dei migliori auspici, ma quando mi ritrovo "obbligata" a fare shopping (cause forze maggiori= invitata a matrimonio) l'unico pensiero e' PORTATEMI VIA!!
E' strano sentirlo dire da una donna,ma lo shopping di abiti, scarpe,borse e simili non mi piace per niente e ne farei volentieri a meno...volete avere delle valide motivazioni della mia scelta???
A voi...
Innanzitutto non sono per niente paziente e trovare la maglia da abbinare al pantalone secondo l'angolazione del sole che permette di vedere una luce diversa al mio corpo e alla mia anima,lo lascio volentieri a personaggi che hanno fatto della moda la loro vita e cioe' gli stilisti!
Altra cosa che non sopporto e' provare gli abiti, non comprerei mai niente che prima non mi sono vista addosso,ma sempre in tema di film horror.. "NON APRITE QUELLA TENDA".
A volte infatti si trovano camerini decenti, con degli attaccapanni per la borsa e per gli abiti che si stanno per provare e se siamo fortunati anche una sedia per appoggiare i vestiti che stiamo indossando in quel momento.
Se ci troviamo di fornte ad un camerino, piccolo dove anche un aiutante di Babbo Natale avrebbe difficolta' a muoversi, non so voi ma io a volte ho fatto finta di provarmi qualcosa e uscendo ho spudoratamente scazzato "mmm...non mi stava bene".
Una storia a parte e' il tema "taglie e commesse"! Anche in questo caso e' un terno a lotto perche' non sai mai se puoi con le tue manine cercare tra gli abiti la taglia che ti interessa o ti devi rivolgere alle commesse per recuperare cio che to serve. Io personalmente prefersico quei negozi dove c'e' esposto il modello dell'abito (sia pantalone o maglia) ed esiste poi uno scaffale con le taglie corrispondenti ovviamente in "italiano".
E' si perche' spesso e volentieri i pantaloni hanno le taglie europee e devi stare li' a fare conteggi astrosifici per capire a quale taglia corrisponde; ho trovato solo un negozio dove i "geni dei proprietari" hanno creto un cartellone dove ad ogni taglia europea avevano associato la corrispondente italiana cosi' i clienti non si si disperavano nel cercare una calcolatrice!
Non so nel resto di Italia,ma a Pisa non abbiamo le migliori commesse in fatto di cortesia e disponbilita' e spesso mi sono trovata dei ghigni (nel senso di imbronciate e poco vogliose) di commesse che sottolienavano la mia mancanza di consocenza di calcolare le taglie con un simpatico "NON SAI FARE IL CONTEGGIO?"...(testina di vitello non faccio il tuo lavoro e sei qui per questo...).
Altri simpatici personaggi sono quelle commesse a cui chiedi una taglia (quindi prima ti sei gia' preparata psicologicamente) e ti senti dire "MMM...PER TE SECONDO ME CI VUOLE PIU' GRANDE".. poi quando esci dal camerino sottolineando che per te la taglia e' troppo grande queste furbone dicono "STRANO..DEVONO AVERE CAMBIATO IL MODELLO".. si e a te devono aver cambiato i neuroni senza avvistarti!
Io rispetto chi fa questo lavoro, mia sorella fa la commessa da 7 anni, ho un'amica che lo fa tanti anni quindi sono solidale per quanto riguarda lo stress, i clienti che rompono, il dover mettere a posto per le maleducate che ti "smontano" il negozio e poi non comprano niente!!
In sostanza credo che bisogna nascere "amanti dello shopping" e avere quella pazienza che nel mio dna proprio non è intreseca...
Aspetto suggerimenti da intenditrici del settore per evitare a chi come me non riesce a dire serenamente "VADO A FARE SHOPPING CHE BELLO" ma invece al solo pensiero ho questa espressione: